Uccelli: sparizione ad alta velocità dalle nostre campagne

Gli uccelli presto non incanteranno più la primavera

Questi 2 studi, uno condotto da ricercatori del Museo Nazionale di Storia Naturale, l'altro dal CNRS, concordano su un punto: gli uccelli stanno scomparendo dalle campagne francesi a un ritmo molto preoccupante. E la tendenza non è per il miglioramento.

Pratiche agricole messe in discussione

Questo declino "catastrofico" sarebbe in gran parte dovuto alle pratiche agricole. Vi sono infatti strette correlazioni con la fine del maggese imposto dalla PAC (politica agricola comune), l'impennata dei prezzi del grano, la ripresa dell'eccessivo adeguamento dei nitrati che consente di avere frumento iperproteinizzato e la generalizzazione dei neonicotinoidi (insetticidi neurotossici molto persistenti).

Le specie rurali sono le più colpite

Le indagini effettuate nelle aree rurali mostrano una diminuzione delle popolazioni di uccelli che vivono nelle aree agricole a partire dagli anni 1990. Specie specializzate in queste aree, come laallodola, il silvia grigia dove il passero ortolano, hanno perso in media un individuo su tre in quindici anni. E i numeri mostrano che questo calo si è ulteriormente intensificato nel 2016 e nel 2021-2022.

Un secondo più locale condotto a Deux-Sèvres rivela che 'in 23 anni, tutte le specie di uccelli di pianura hanno visto diminuire la loro popolazione : l'allodola perde più di un individuo su tre (-35%); con otto individui su dieci mancanti, le pernici sono quasi spazzate via. Questo declino sta interessando tutte le specie di uccelli in ambiente agricolo, sia le cosiddette specie specialistiche - che frequentano principalmente questo ambiente - sia le cosiddette specie generaliste - presenti in tutti i tipi di habitat, agricoli e non.

Il fenomeno sta peggiorando

Questi due studi, condotti nell'arco di vent'anni e su scale diverse, indicano che il declino degli uccelli in agricoltura sta accelerando e raggiunge un livello vicino al disastro ecologico. Nel 2021-2022, molte regioni delle pianure cerealicole potrebbero vivere una primavera silenziosa… Per preservare la biodiversità, mettere in discussione il nostro modello agricolo sembra sempre più essenziale…

→ vedere le pubblicazioni del Centro di Scienze della Conservazione (Cesco - MNHN / CNRS / SU) e del Centro di studi biologici di Chizé (CNRS / Università di La Rochelle)

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Per saperne di più: http://www.mnhn.fr/fr/recherche-expertise/actualites/printemps-2018-s-annonce-silencieux-campagnes-francaises

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