Piante selvatiche commestibili: raccolta invernale

Una buona foglia: la borsa del pastore

Siamo in pieno inverno e volete un cambio di valeriana, verza e porri? La borsa del pastore (Capsella bursa pastoris) è una delle poche piante selvatiche commestibili che si riproduce nella stagione sbagliata e può essere raccolta in questo periodo. Questa crocifera forma una rosetta di foglie dentate simile a quella del dente di leone, salvo che i lobi fogliari sono più diretti verso la sommità della foglia, mentre nel dente di leone sono orizzontali o diretti verso la base.
La borsa del pastore è molto comune nei giardini, nei prati e ai bordi delle strade; può essere raccolto e degustato tutto l'anno, anche in pieno inverno. Si consuma crudo, in insalata, oppure cotto, come fanno i cinesi ei giapponesi, che lo preparano come verdura o in una zuppa.

Aromatico e dolce, radice di bardana

bardana (Arctium lappa) è un'Asteracea biennale che può raggiungere dimensioni imponenti; lo incontriamo ai margini delle strade, nelle macerie e nei terreni poveri, o vicino ai luoghi coltivati… anche nei giardini, dove rappresenta una sacra “erbaccia”, difficile da rimuovere e i cui frutti aderiscono terribilmente a vestiti, capelli e peli di animali!
Non lasciarti ingannare dal suo aspetto poco invitante: tutto nella bardana è commestibile. E in inverno, è la sua radice spessa con polpa bianca che delizierà le nostre papille gustative: il suo sapore aromatico e dolce ricorda il carciofo o la scorzonera. Raccoglietelo da piante di un anno, quando è grassoccio, tenero e ricco di sostanze nutritive, tra l'autunno e la primavera successiva. Una volta pulito e raschiato, può essere consumato crudo, grattugiato o tagliato a fette, oppure cotto (al vapore, in acqua bollente, in padella…).

Frutti di bosco e frutti di bosco per confetture invernali

Rosa canina

I cinorrodi sono i frutti di alcune rose (rosa rugosa in particolare) e rosa canina (rosa canina). Decorativi in ​​giardino e apprezzati dagli uccelli che se ne nutrono durante la brutta stagione, i cinorrodi sono anche molto buoni per la salute e deliziosi in marmellata o gelatina. Rimangono sull'arbusto per tutto l'inverno, facilitando la raccolta. Come molti frutti di bosco, vengono raccolti dopo il primo gelo (il gelo intenerisce il frutto). Il passaggio al setaccio dopo la cottura è fondamentale per liberare la polpa dai grani e dai piccoli peli che sono molto irritanti per la pelle e le mucose (non è un caso che i cinorrodi siano soprannominati "raschiaculo"…).

sorbi

I frutti di sorbo, (o sorbo, Sorbus aucuparia), sono commestibili solo a surmaturazione, cioè dopo aver conosciuto un periodo di gelate, generalmente a dicembre. Queste piccole bacche rosse o arancioni, raccolte in grappoli pendenti, assomigliano un po' a piccole mele. L'albero (che può raggiungere dai 10 ai 15 metri di altezza) si trova un po' ovunque: boschetti, bordi di campi o prati, boschi di latifoglie, bordi di boschi…
I sorbi fanno deliziose marmellate, da soli o mescolati ad altri frutti (mele in particolare).

prugnole

Le prugnole sono quelle piccole prugne selvatiche viola, sferiche, simili a piccole prugne, ricoperte da una fioritura biancastra. Li avrete sicuramente già visti durante le vostre passeggiate! Prugnolo (Prunus spinosa) è infatti un arbusto spinoso molto comune: si trova spesso nelle siepi di campagna, lungo i fossi, lungo strade e sentieri… Le sue foglie sono molto simili a quelle dei nostri susini domestici.
Queste bacche crude sono quasi immangiabili, tanto sono astringenti e amare, ma il gel fa perdere loro l'amarezza e vengono trasformate in marmellate, gelatine o liquori gustosi. Ai tuoi cestini!

Le gelate sono in ritardo?
Nota che un passaggio di frutta e bacche nel congelatore ha lo stesso effetto delle gelatine di Madre Natura: non esitare a raccogliere frutti e bacche selvatiche maturi non appena ne hai l'opportunità, durante le tue passeggiate notturne. Farò in modo che gli uccelli non ti supereranno!

Non si è mai troppo attenti

È con piante come i funghi: tra quelle commestibili, alcune possono essere confuse con piante velenose. Se non sei abituato agli assembramenti selvaggi, per aiutarti a identificare le piante, è consigliabile portare una guida botanica.

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