Giardino medievale: piazza delle erbe, degli hortus e delle piante magiche!

La bellezza del genere

Vario, strutturato, organizzato, colorato, abilmente delimitato da plessi (siepi intrecciate di vimini o anche bordure di nocciolato), per piazze costantemente coltivate!… Il giardino medievale è unico nel suo genere. Un vero concentrato di piante tanto utili quanto diverse, in totale accordo con le esigenze quotidiane del tempo. Ingegnosamente dotato di un angolo di farmacopea naturale, un angolo di piante utili, uno per quelle ritenute magiche con poteri mortali o salvifici, un altro per le piante commestibili. Perfetto in zuppe, stufati e co. Uno spazio per gli alberi da frutto, per non provocare avvelenamento da cavoli. E anche un'area riservata esclusivamente ai fiori. Un giardino ornamentale? No. Una piazza di fiori liturgici, tutta dedicata alla celebrazione delle varie funzioni religiose e alla fioritura dell'altare.
Una vera ottimizzazione degli spazi, ideale per piccoli giardini e spazi chiusi. Ma anche per non dover galoppare per terra alla ricerca delle piante più usate. Il principio è semplice, secondo i 5/6 temi dei "quadrati" sopra citati, ogni giardiniere deve scegliere quelli di cui ha veramente bisogno. Nel Medioevo, la gamma di piante disponibili non era così ampia (circa 200 specie disponibili). Mentre oggi la lista a nostra disposizione sembra tanto lunga…

La piazza dei single

Sicuramente il più noto di tutti, il quadrato dei semplici o ilherbularius non è altro che questo kit di pronto soccorso naturale. Ricco di piante medicinali, è in atto per alleviare tutti i disturbi della vita quotidiana. Tra le sue piante troviamo alcune cure di primo soccorso come la calendula molto curativa (Calendula officinalis), timo lenitivo e camomilla matricaria. Perché qui, ad ogni male, la sua pianta. Per i dolori di stomaco troviamo menta, assenzio o cardo. Per le febbri, allora numerose, si raccomandava la camomilla piccola, la verbena o la benoîte. Spesso, un angolo di questa piazza era addirittura riservato a "piante femminili" legate a disturbi esclusivamente femminili, come l'artemisia, la melissa o la ruta. Che delicata attenzione!

Piante magiche e utili (a loro volta…)

Le piante che una volta si pensava fossero magiche non sono poi così utili in questi giorni. A meno che tu non abbia conoscenza di stregoneria o cattive intenzioni. Per la maggior parte, erano piante coltivate per il loro veleno come la digitale, la datura o anche la belladonna nei giardini delle streghe! Tutti e tre belli quanto tossici.
Al contrario, alcuni erano coltivati ​​per i loro poteri "benefici", come l'amaranto (Amaranthus caudatus), che si ritiene porti guarigione, protezione e… immortalità. Così come per le loro virtù curative universali. È il caso della salvia (medicinale prezioso!) la cui origine latina salvia significa guarire…

Molto usate all'epoca, in ogni giardino erano rappresentate piante tessili (lino, canapa, ecc.) e piante tintorie come lo zafferano o il pastello. Ancora una volta, a meno che tu non abbia gli strumenti giusti, ora hanno solo un ruolo ornamentale. O culinario, per lo zafferano.

Nell'orto e nel frutteto

Da qui deriva la parola orto. All'epoca questo recinto (hortus) di piante commestibili era composto principalmente da ortaggi a radice ed erbe aromatiche e minestre come spinaci, oraci, porri, o cavoli, lenticchie, piselli, aglio, cucurbitacee… Vi trovavamo anche tutti i condimenti usati per insaporire piatti come rafano, levistico, senape, finocchio. Oggi possiamo anche installare tutte le piante aromatiche conosciute (basilico, erba cipollina, menta…).
Era necessaria anche una palizzata di alberi da frutto accuratamente tagliati. Tra i quali i meli, i peri, gli albicocchi, i susini reggevano la sommità del cesto. Senza dimenticare un po' di vite, per la semplice gola e per il vino da tavola così come per la messa…

Ti saluto…

Infine, il giardino di Maria non è altro che un'aiuola di fiori e piante dedita alla celebrazione del culto. È qui che raccogliamo i rami di bosso per i rametti, o le erbe del giorno di San Giovanni. Sette in numero (artemisia, edera, piantaggine, verbena, iperico, felce e sambuco), dovevano essere raccolti la mattina del 24 giugno. In seguito sono comparsi i crisantemi, che grazie alla loro fioritura autunnale, sono diventati i fiori preferiti da offrire ai defunti per il giorno di Ognissanti. Senza dimenticare le rose rosse (rosa gallica) per simboleggiare il sangue di Cristo, ma anche gigli, gladioli, mirtilli… Oggi vi si possono trovare tutte le varietà di piante ornamentali. Quindi un consiglio, metti i tuoi preferiti!

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