Lavorazione: gli strumenti giusti

La forchetta

Dotata di quattro denti piatti la cui lunghezza varia tra 25 e 30 cm, la forca a vanga permette di lavorare terreni pesanti o incolti la cui coltivazione richiede il ricorso allo scavo (vedi Ribaltamento del terreno… o no? Oltre a Doppio scavo) e interramento erbacce.

Meno aggressivo nei confronti dei lombrichi rispetto alla vanga piatta, può essere utilizzato anche come grelinette, per allentare il terreno in profondità senza rivoltarlo, per raccogliere patate o ortaggi a radice, per sradicare erbacce o anche per scavare una buca per la semina.

La Grelinetta

Inventata da Jean Grelin, la grelinette è lo strumento emblematico del giardinaggio biologico. Dotato di due manici e da 3 a 5 denti, decompatta il terreno senza ribaltarlo, preservando così l'attività biologica dei diversi strati del terreno. Una volta incastonate nel terreno, portiamo le maniche dal davanti al dietro, mantenendo la schiena dritta, senza stancarci… o quasi.

Grazie alla sua larghezza e alla spaziatura di questi rebbi, facilita lo stacco di erbacce rampicanti e striscianti, l'interramento di sovesci ed è ideale per la raccolta delle patate.

Forchetta da giardino?

Grelinette è un marchio registrato. Lo strumento è stato anche brevettato all'origine. Oggi ci sono modelli relativamente comparabili sotto i nomi di "forchetta a forcella", "actibêche", "aérabêche" …

La zanna (artiglio)

Costituito da quattro denti ricurvi, l'uncino o artiglio viene utilizzato per allentare, sminuzzare e livellare sommariamente il terreno, in particolare dopo il passaggio della vanga o della grelinette, in prospettiva di piantine o piantine a venire.
La sua forma uncinata lo rende anche efficace per raccogliere radici o seppellire fertilizzanti e compost.

La serfouette

Se ne servisse uno solo… Per la sua versatilità è lo strumento indispensabile del giardiniere.
Due ferri compongono la serfouette:

  • l'arcareccio, una lama piatta di circa 80 mm, per sarchiare (sarchiare raschiando il terreno in superficie), scavare una buca, imburrare le piantagioni, ma anche zappare (aerare il terreno).
  • la lingua, lama appuntita, per tracciare il solco delle piantine nel terreno, anche per scavare.

A volte la lingua è sostituita da due denti che permettono di arieggiare il terreno tra le piante, dove la zappa non può passare.

la zappa

Svolge due funzioni: zappatura e diserbo (diserbo)
Più leggero del serfouette, è facile da maneggiare. La sua lama di circa 150 mm di larghezza lo rende anche più efficiente. Il tagliente deve essere affilato e regolarmente affilato.

Il rastrello

Esistono diversi rastrelli, dalla forma e dal numero di denti. In giardino si preferisce un attrezzo con denti dritti e il cui numero varia tra 10 e 18; quelli con denti ricurvi essendo più destinati alla raccolta di piante.
Il rastrello viene utilizzato per preparare i filari colturali, per affinare e livellare lo strato superficiale del terreno, quindi per planare, per ricoprire le piantine. La forma piatta dei rebbi permette di rincalzare (o sigillare) le piantine in seguito, quando necessario.
Il manico può essere utilizzato anche per fare un solco, segnandone l'impronta nel terreno.

A forza di "buone pratiche" (aggiunta di compost, uso di sovescio, pacciamatura), l'uso dell'aratura e dello scavo non è più appropriato; la vita biologica si riprende i suoi diritti e gli interventi sul suolo sono limitati. Se pratichi anche la consociazione, gli attrezzi manuali sono poi più adatti ad interventi mirati: il rastrello a manico corto per rimuovere il pacciame e sigillare le piantine di ravanello, la forchetta a mano per allentare più profondamente il terreno per le piantine di carota e per la serfouette da tirare su un'erba ostinata.

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