Cherbourg punta a una fioritura perenne al 100%

Letti completamente ridisegnati

Le aiuole esuberanti dai colori cangianti (che hanno valso alla città anche il premio supremo in termini di città dei fiori, ovvero 4 fiori) che richiedono di essere rinnovate due volte l'anno saranno sostituite da aiuole composte da specie vegetali la cui vita utile è superiore a tre anni.

Il comune intende così riqualificare tutti i suoi massicci (cioè una superficie totale di un ettaro) in 3 anni, al ritmo di un terzo ogni anno, puntando soprattutto sulla diversità delle specie, con quasi 500 varietà diverse.

La gente di Cherbourg dovrebbe quindi vedere la forsizia, la cassiflora, le felci, le primule, le dalie e altre piante da bulbo che si sviluppano nei massicci della loro città. Il microclima particolarmente mite di cui gode Cherbourg-Octeville consentirà inoltre l'introduzione di piante esotiche originarie dell'emisfero australe (Australia, Sud Africa, Cile e Nuova Zelanda). Obiettivo: mantenere la fioritura durante tutto l'anno, anche in inverno, senza dover rinnovare le piante ogni 6 mesi.

Un processo completo

Oltre alla scelta degli impianti, la città conta su altre misure che rientrano nel quadro dello sviluppo sostenibile: recupero delle acque piovane, abbandono delle fioriere troppo ghiotte di acqua e torba, arresto del riscaldamento delle serre (che verranno utilizzate” freddo", nell'ambito delle colture al coperto), pacciamatura dei letti per limitare l'evaporazione e ridurre l'irrigazione automatica, ecc.

Leggi un articolo pubblicato sul sito del quotidiano Ouest-France

Credito fotografico: flickr.com/Haghun

Clementine Desfemmes

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