La valeriana: alimentazione, cucina e salute

introduzione

valeriana (Valerianella locusta) è una piccola pianta erbacea annuale della famiglia delle Valerianaceae. Le sue foglie verdi e arrotondate sono disposte a rosetta. Si raccoglie principalmente in inverno, periodo durante il quale le sue foglie tenere e dal sapore delicato vengono consumate come insalata, tanto che le è valso il soprannome di "doucette". Un piacere per i buongustai…

Benefici nutrizionali

Come altre insalate la valeriana contribuisce ad una dieta equilibrata. Contiene vitamine in quantità apprezzabili (C ed E in particolare), nonché beta-caroteni (che aiutano a sintetizzare la vitamina A). Questo gli conferisce proprietà antiossidanti, importanti per contrastare l'azione dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare. Il suo alto contenuto di vitamina B9 lo renderà anche un alleato per le future mamme. Infine, è anche ricco di ferro.

Ma la valeriana è famosa soprattutto per il suo contenuto di Omega 3. Con 240 mg per 100 g, integra efficacemente l'assunzione di pesce azzurro e mantiene alto il confetto con margarine arricchite! Ricorda che questi acidi grassi svolgono un ruolo protettivo contro le malattie cardiovascolari e la prevenzione del morbo di Alzheimer.

Poiché 100 g di valeriana fresca apportano solo 14 Kcal: puoi consumarla senza moderazione… se resisti al richiamo della vinaigrette!

Acquisto e conservazione

La valeriana fresca si trova sulle bancarelle in autunno e in inverno. Evita le buste il resto dell'anno e assaggia questa insalata come una delizia di stagione, come le ciliegie o le fragole!

Scegli foglie molto verdi, senza segni di appassimento o ingiallimento.

Risciacquare abbondantemente con acqua fredda per rimuovere eventuali granelli di sabbia incastrati tra le foglie.

Potete conservarlo per 2 o 3 giorni in frigorifero, in un contenitore chiuso.

In cucina

La valeriana è convenzionalmente usata come insalata. Per apprezzarne il sapore finissimo, evitate condimenti troppo carichi di aceto, limone o pepe.

Puoi usarlo per accompagnare salmone affumicato, salumi, ma anche crudo, mescolato con pezzi di barbabietola e gherigli di noce.

Puoi tritarlo e aggiungerlo alle tue preparazioni di quiche o omelette. Si sposa molto bene anche con i formaggi freschi.

Più originale, provalo in una vellutata, come faresti con il crescione, o mescolato con la ricotta e una spruzzata di limone, per accompagnare un pesce delicato.

All'ultimo momento

Se lo servi come insalata, assicurati di condirlo solo all'ultimo momento.

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